Il 19 febbraio del 1944, con gli alleati impantanati ad Anzio, in contrada Pratolungo, dodici cittadini italiani vennero trucidati dai soldati tedeschi durante una rappresaglia per la morte di un soldato tedesco ucciso da un contadino che voleva difendere la moglie da un tentativo di stupro.
Le vittime:
Mammuccari Artemisia, nata a Velletri il 9 luglio 1905; era in stato di gravidanza, non venne rastrellata ma fu uccisa da una raffica di mitra poiché mentre assisteva all’eccidio, continuava a gridare il nome del marito che era fra le persone rastrellate, e scampato alla morte.
Mancini Achille, nato a Velletri il 3 giugno 1898; Mancini Elio, nato a Velletri l’8 gennaio 1925; 19 anni figlio di Achille;
Priori Renato, nato a Velletri il 28 ottobre 1901;
Papacci Enrico, nato a Velletri il 17 febbraio 1893;
Ferri Enrico, nato a Velletri nel 1890;
Martini Carlo, nato a Velletri l’1 gennaio 1893;
Papacci Silvio, nato a Velletri il 9 agosto 1929;
Casini Palmiro, nato a Seropiano il 7 novembre 1891;
Ramiccia Geraldo, nato a Cisterna di Latina nel 1908;
Raia Sabatino, nato a Ciarciano;
Amici Nicola, nato a Genzano il 20 agosto 1896.
Molti i marmi della memoria che si trovano a Velletri:
lapide sul luogo dell’eccidio, inizialmente la lapide riportava per errore 13 nomi, poi rimosso.
Nel 1994, lungo la strada di via di Vecchia Napoli a poca distanza dal luogo dell'eccidio fu posta una stele dell’artista Mario Vecchi a memoria delle vittime.
Intitolazione della strada ad Artemisia Mammucari
1948 Lapide commemorativa al cimitero di tutte le vittime civili della barbarie nazista a Velletri
Bibliografia
Nel 2006 a cura delle associazioni culturali “Gianmaria Volontè” e “Velletri nella memoria” edizioni Bilitri, fu pubblicato e distribuito gratuitamente, un cofanetto con testi di: Ilaria Orsolini, Pratolungo 1944: una strage dimenticata (tesi di laurea) e Guido Di Vito, Pratolungo 1944: il racconto dei protagonisti (raccolta degli articoli inchiesta pubblicati sul settimanale La Torre).
